Tutte le mattine, un tuffo nel folclore della Piscaria
Mercato del pesce di Catania
A pochi minuti a piedi da Palazzo Sangiorgio
il luogo più folcloristico della città, dove assaporare prodotti freschi tipici
Uno dei luoghi più ricchi di autentica sicilianità è il mercato del pesce di Catania. Sono tante le città della Sicilia in cui è possibile vivere esperienze nei mercati che vanno oltre il semplice acquisto dei prodotti esposti.
Quello pluricentenario di Catania ne rappresenta un esempio ancora oggi vivido, immancabile tappa folcloristica per turisti che soggiornano in città ma anche per i residenti che vi si recano per comprare pesce fresco, carne, ortaggi e frutta locale dai loro venditori di fiducia.
“A’ piscaria” di Catania, come la chiamano gli abitanti della città, è facilmente raggiungibile con una passeggiata di pochi minuti da Palazzo Sangiorgio, passando davanti alla Cattedrale di Sant’Agata e Piazza del Duomo attraverso le vie barocche del centro storico.
Il mercato, che un tempo si svolgeva in piazza Mazzini, oggi si estende per buona parte all’aperto, nel perimetro di Piazza Alonzo di Benedetto, il cui accesso è inaugurato dall’antica Porta Uzeda. La scelta di ubicare il mercato in quest’area non è casuale: un tempo, ad appena 400 metri dalla vecchia piazza, in prossimità degli Archi della Marina, il mare toccava la città.
Dalla fontana dell’Amenano, chiamata dai residenti “dell’acqua a linzolu”, proseguendo attraverso un tunnel sotto il Palazzo Seminario dei Chierici e passando attraverso Porta Carlo V che proteggeva la città, la zona antica di Catania si riempie di colori, suoni e odori fortemente identitari che raccontano di una tradizione secolare che si ripete instancabile tutte le mattine, ad eccezione della domenica, dalle 7.00 alle 14.00.
Le “abbanniate”
Tradizione, folklore e identità in un mercato della città di Catania
Tra i banchi carichi di pesce spada, ricci, polpi e alici è possibile scorgere qualche pescivendolo pesare il pescato della giornata su vecchie bilance analogiche o raccontare antichi aneddoti di mare, segno di qualcosa che è più di un mestiere: è un’arte che si tramanda di generazione in generazione.
In questo spazio senza tempo è facile rimanere ammaliati dalle “abbanniate” dei pescivendoli che decantano la freschezza dei loro prodotti per attirare la clientela e dal sapore dei piatti tipici che è possibile assaggiare in una delle tante trattorie che circondano il mercato. Un’immersione nella storia e nelle usanze di una città che ha cambiato volto tante volte nel corso del tempo ma che qui conserva ancora la memoria più autentica del suo passato.