Palazzo Biscari Catania
Il palazzo barocco dei principi Paternò Castello che ospitò Goethe
Dal rooftop di Palazzo Sangiorgio, hotel 5 stelle di Catania, è possibile godere di una vista esclusiva su Palazzo Biscari, uno dei più importanti palazzi nobiliari della Civita, ricco esempio del barocco catanese. Testimonianza tangibile dell’architettura settecentesca della città, questo Palazzo venne costruito per la dinastia Paternò Castello, i principi di Biscari da cui prende il nome, sulla cinta muraria cinquecentesca grazie a un eccezionale permesso regio.
Il progetto di edificazione e le successive modifiche coinvolsero diverse generazioni di Paternò Castello e alcune importanti maestranze dell’epoca, come l’architetto Alonzo di Benedetto che ne curò la progettazione iniziale e il figlio Ignazio che seguì i lavori alla morte del padre, commissionando le decorazioni dei finestroni che si affacciano sulla Marina allo scultore Antonio Amato.
Il palazzo comprende un museo archeologico, numismatico e naturalistico che dà il nome alla via sulla quale si affaccia, voluto da Ignazio Paternò Castello, V Principe di Biscari, appassionato studioso di storia e di arte e mecenate. Il prospetto di questa parte del palazzo conserva il più grande e ricco portale del ‘700 di Catania, decorato con temi raffiguranti le allegorie dell’Abbondanza, della Fertilità, della Prosperità e della Saggezza.
Attraversandolo si giunge al cortile interno che un tempo doveva essere ricco di vegetazione rigogliosa e in cui una scalinata a tenaglia conduce alla Sala dei feudi, dove grandi tele raccontano le numerose proprietà feudali della famiglia. Seguono la Sala verde, con quadri e intarsi sul pavimento in pietra bianca di Siracusa, e la Sala Rossa che raccoglie i ritratti di alcuni importanti membri della Casa Biscari.
Da qui si accede alla Sala dell’orchestra o Salone delle feste, in uno splendido stile rococò napoletano, adorna di specchi, stucchi e affreschi sul soffitto che celebrano la gloria della famiglia Biscari.
Sotto la volta, un grande ballatoio ovale con ringhiera serviva a far accomodare i musicisti in modo che le note della musica si diffondessero nell’intera sala senza rendere però visibile da dove provenissero. Per accedervi si sale attraverso una scala “a fiocco di nuvola” decorata a stucco.
Un prestigio imperituro
Palazzo Biscari, ieri come oggi, palcoscencio dell'alta società
Tra le stanze private dei padroni del palazzo la più interessante da visitare è la camera voluta dal principe Ignazio V per la moglie. Si tratta di una piccola e deliziosa suite con boiseries in legno di rosa intarsiato e pavimento con mosaici ricavati da un elegante accostamento di frammenti marmorei romani.
Il prestigio del palazzo ha attratto grandi nomi della storia politica e artistica che qui hanno trovato ospitalità durante il loro passaggio in Sicilia. Tra questi, forse il più rinomato è stato Goethe nel 1787, che ha reso immortale il ricordo dello stupore di quella visita nel suo “Viaggio in Italia”.